PCI: Briatore, le mance e la dignità del lavoro da recuperare


La prima pagina de Il Tirreno di venerdì 30 Settembre, risulta, nella sua invidiabile semplicità e puntualità, quanto di più rappresentativo si sia avuto modo di leggere sulla realtà, vera, del mondo del lavoro al netto delle sortite governative di Renzi, Poletti e compagnia.
Il titolo di prima pagina e il servizio in cronaca sui voucher confermano la nostra purtroppo assai realistica considerazione che oramai, ai margini della modernità europeista e liberista, i lavoratori siano solo merce da utilizzare, scartare o, se fattore di ulteriore profitto, rimpiazzare, approfittando della nuova normativa  voluta dal governo Renzi e senza alcun controllo per i padroni o le loro emanazioni poste a capo di alberghi, grandi catene commerciali, aziende e via elencando.
Siamo ormai in presenza dell’ulteriore e definitivo passaggio di fase di un dominio non solo economico e materiale ma anche sociale e culturale, del lavoro ridotto a pura mansione pratica, svuotato di dignità e spesso professionalità, con il lavoratore ridotto alla servitù di padroni che offrono voucher per lavori con orari iper flessibili e la riduzione dei diritti e della dignità del lavoro e del lavoratore.
Servitù che, forse per caso, un altro titolo di prima pagina rende ancor più manifesta: ci chiediamo quale sia la coscienza e la percezione degli uomini e del mondo che sono alla radice di dichiarazioni come quella rilasciata da Briatore sulle mance.
Ma davvero questo Paese e la Versilia debbono subire, oltre i danni enormi della crisi, anche queste offese morali oltre che civili ? Nessuno si indigna e risponde per le rime alle affermazioni rilasciate da una persona che solo pochi giorni fa ha pensato bene, in virtù di assurdi e volgari principi, di declassare la Puglia, luogo tra i più belli di questa sventurata penisola, in quanto sito “solo” di natura e musei ma non di lusso e beozia da straricchi cafoni? Nessuna Istituzione intende reagire? Ci auguriamo che qualcuno stigmatizzi parole e comportamenti del resto già ben noti.
Per quello che ci riguarda siamo a fianco dei lavoratori stagionali contro le umiliazioni subite. Situazioni di cui eravamo venuti a conoscenza grazie ad incontri avuti con i lavoratori e il Sindacato.
Attendiamo di vedere cosa sortiranno le nuove disposizioni governative rispetto al contenimento dell’uso improprio di strumenti come i voucher, ma confermiamo in ogni caso il nostro netto dissenso sull’intera impostazione.
Per il resto Viareggio e la Versilia hanno bisogno di imprenditori seri. Siamo sicuri che ce ne siano, che ci siano persone di responsabilità con cui confrontarsi seriamente sul futuro della città, dell’intera Versilia e dei suoi lavoratori che per noi comunisti sono la risorsa principale su cui contare per la rinascita e il progresso economico, sociale e civile del nostro territorio.

Paolo Puccinelli
Partito Comunista Italiano – coordinamento provinciale di Lucca e della Versilia

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