“Oltre la pandemia”: avviare un confronto ampio per il rilancio di Viareggio.


OLTRE LA PANDEMIA
(Lettera aperta della Segreteria viareggina del PCI alle Forze Politiche democratiche e antifasciste di Viareggio)
 
La nostra città è stata colpita in modo pesante e deciso dagli effetti della pandemia sostenuta da SARS CoV 2, ancora in atto; come nel resto del Paese, Viareggio vive sospesa tra paure ed incertezze, disperazione e bisogni, speranza e desideri.
 
La frase più abusata, ad ogni livello, è che niente “sarà più come prima”, frase che lascia aperti gli scenari più vari e alla quale noi vorremmo dare una connotazione positiva.
 
Questo potrebbe essere possibile se davvero la classe politica, le forze economiche e sociali, i cittadini tutti trarranno da questa drammatica esperienza i giusti insegnamenti e la giusta volontà di cambiare lo stato attuale delle cose; essa potrebbe preludere a mutamenti importanti, a prospettive di un mondo più giusto ed umano.
 
Quanto sta accadendo non è infatti frutto di un destino malvagio, al contrario ha trovato il proprio nutrimento nei disastri e nelle ingiustizie proprie dell’attuale modello di sviluppo, fatto di saccheggio delle risorse del pianeta e di attacchi ai diritti ed alla dignità sociale del lavoro e dei lavoratori. Così non si può continuare, ce lo ha fatto vedere il virus, ce lo dicono milioni di migranti, ce lo dimostrano i sempre più immensi disastri ambientali; non è lì che si deve tornare.
 
Occorre mettere in atto strategie e percorsi diversi che mettano al centro della nostra attenzione e della nostra vita i valori della solidarietà, del rispetto della tutela delle persone e dei beni ambientali, del progresso generale dell’umanità contrapposto all’esclusivo sviluppo economico asservito al grande capitale e alla disinvolta finanza predatoria.
 
Viareggio con la sua storia, con le sue peculiarità civili e produttive è del tutto inserita in questo doppio processo: di contrasto e rinascita, di innovazione e di civiltà.
 
Per questo riteniamo che in questa delicata fase tutti debbano sentirsi protagonisti, tutte le realtà economiche operanti si debbano confrontare dunque con una nuova visione del mondo che diviene oggi non mera espressione di un’auspicata diversa sensibilità ma una reale e improrogabile necessità, se si vuole davvero operare per il progresso cittadino, in una visione finalmente solidale.
 
Come comunisti ci rivolgiamo quindi alle forze politiche democratiche e antifasciste, al sindacato e alle categorie economiche più reattive e sensibili al futuro collettivo della città perché diano il proprio appassionato contributo a ridefinire il nostro orizzonte sociale ed economico. L’obiettivo è quello di dare risposte concrete ai bisogni e alle difficoltà di interi comparti produttivi, come il commercio ed il turismo, la cantieristica e il florovivaismo, i servizi di cura e alla persona e infine, ma non certo per importanza, al settore della cultura ma in un concreto rispetto dell’ambiente, della dignità del lavoro, dell’accoglienza, della solidarietà; tutto ciò nella consapevolezza che dovranno essere rivisti gli stili di vita, i modelli di sviluppo.
 
Ma soprattutto si dovrà prescindere dalle logiche di una bassa politica, strettamente legate ad una prossima campagna elettorale, e muoversi al contrario per un progetto di cui Viareggio ha bisogno da molto tempo, ben prima dell’arrivo del coronavirus.
 
L’Amministrazione comunale non dovrebbe essere sorda a questo richiamo ma al contrario farsi parte attiva per il ruolo istituzionale che ricopre, anche nei confronti del resto del territorio della Versilia, per favorire un efficace momento di riflessione e decisione. Sempre che ne sia capace e purtroppo nutriamo seri dubbi in proposito.
 
Per la Segreteria del PCI – Sezione di Viareggio, Paolo Annale
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